La superdeduzione del 20-30% sui neoassunti confermata fino al 2027
Arriva la proroga triennale per la maxi-deduzione in favore delle nuove assunzioni, una delle principali novità contenute nella Legge di Bilancio 2025. Questa proroga conferma una misura che supporta chi assume, consentendo alle imprese una pianificazione pluriennale.
Il beneficio, introdotto per il 2024, è stato esteso anche per gli anni 2025, 2026 e 2027 (articolo 1, commi 399-400). Restano però invariati i limiti e le condizioni previsti dall’articolo 4 del Dlgs 216/2023, come chiarito dal Dm 25 giugno 2024.
Possono beneficiare dell’agevolazione i titolari di reddito d’impresa e gli esercenti arti e professioni. Nella prima categoria sono inclusi, ad esempio, i soggetti di cui all’articolo 73 del TUIR, come le società di capitali e gli enti non commerciali di cui alla lettera c), ma solo per il reddito di impresa eventualmente conseguito. In questi casi, l’agevolazione si applica alle assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato impiegati nell’attività commerciale, con separata evidenza contabile. Se il personale è utilizzato promiscuamente, la maggiorazione del costo spetta in proporzione al rapporto tra i ricavi derivanti dall’attività commerciale e il totale dei ricavi e proventi (articolo 5, comma 9, Dm 25 giugno 2024). Sono comprese anche le imprese individuali, familiari, le società di persone e quelle equiparate, ai sensi dell’articolo 5 del TUIR. L’agevolazione è concessa solo se il reddito è determinato secondo le regole ordinarie; quindi, esclusi i soggetti che applicano il regime forfettario.
La maggiorazione riguarda le nuove assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Due verifiche sono necessarie per accedere al beneficio.
La prima riguarda l’incremento occupazionale, che si realizza se, al termine del periodo d’imposta successivo, il numero dei dipendenti a tempo indeterminato è superiore alla media dei dipendenti a tempo indeterminato del periodo d’imposta precedente (articolo 4, comma 2, Dlgs 216/2023).
La seconda verifica riguarda l’incremento complessivo della forza lavoro rispetto al periodo precedente. Con la proroga, l’incentivo si calcola su base “mobile”, consentendo di determinare l’incremento occupazionale in ciascun periodo d’imposta agevolato rispetto al periodo d’imposta precedente.
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